Reiki e animali: creando il mondo del benessere

“Fino a quando non hai amato un animale, una parte della tua anima sarà sempre senza luce.”

Questa citazione del celebre autore francese Anatole France riflette in poche parole il potere e la bellezza degli animali e dei doni che essi portano nelle nostre vite. Lavorando con animali e con Reiki ci apriamo a questa relazione: connettendoci con gli animali energeticamente e partecipando nel loro processo di guarigione riusciamo a rafforzare la nostra connessione con l’universo ed a capire meglio il nostro posto all’interno di esso.

Reiki è ideale per gli animali, in quanto è gentile e non invasivo. Costituisce un meraviglioso e non invasivo complemento per altri modi di guarigione, sia quello allopatico che quello olistico. Non crea nessuno stress, sconforto né dolore, tuttavia i suoi risultati sono molto potenti. Essendo molto sensibili e consapevoli dell’energia, gli animali rispondo intuitivamente al potere del Reiki che guarisce le malattie e le ferite emotive, comportamentali e fisiche. Nel suo significato più profondo, il Reiki aiuta il corpo a guarire se stesso. Ma anche quando la guarigione fisica non è più possibile, il Reiki può fornire conforto e pace ad altri membri della famiglia (sia umani che animali) mentre stanno affrontando il lutto. Per esempio, uno dei miei studenti, Michele, ha incontrato il Reiki poco prima che il suo amato gatto, Ebony, morisse.

La medicina tradizionale ha fatto tutto ciò che poteva. Volendo aiutarlo nei suoi ultimi giorni, Michele ha cominciato ad esplorare le opzioni alternative della guarigione. Attratto dal fatto che il Reiki può essere offerto senza un contatto diretto, ha prenotato  trattamenti regolari per Ebony. Dopo che il Reiki aiutò Ebony a spirare in modo tranquillo ed in pace, e senza i dolori che normalmente accompagnano questo tipo di malattia, Michele ha dovuto affrontare il vuoto che si creò in lei. Ebony è stato il suo compagno per 15 anni e lei non sapeva come andare avanti senza di lui. Grazie a regolari trattamenti per se stessa, Michele è stata in grado di guarire dalla tristezza e dal dolore che aveva nel cuore. E’ rimasta così stupefatta per come questi trattamenti riuscirono ad aiutarla nel momento del più grande bisogno che ha deciso di imparare il Reiki da sola. Entro un anno ha adottato un gattino e, durante il tempo che passavano insieme, gli offriva regolarmente i trattamenti Reiki. Con ogni trattamento il suo legame e la sua intesa con il nuovo gattino diventavano più forti e profondi. Portando la guarigione e la pace nei loro cuori, sia nel suo che del gattino, il Reiki ha portato anche una nuova comprensione dei doni che ci offrono gli animali. E, mentre la sua pratica Reiki andava avanti e si espandeva, fino a diventare la parte centrale della sua vita trasformandosi anche nella sua professione, Michele si rese conto che non avrebbe mai trovata questa pratica di guarigione senza Ebony. Insegnandole la più difficile lezione sulla vita dopo una perdita, il suo amatissimo gatto la guidò verso il vero richiamo del suo cuore.

Il Reiki lavora anche in ambienti estremamente stressanti, come per esempio i rifugi, portando il senso di calma negli animali. Mi viene in mente la storia di uno dei cani ai quali ho offerto i trattamenti:

Il cane saltava, correva in cerchio ed abbaiava senza sosta. Non era capace di rilassarsi nel nuovo e stressante ambiente del canile. Qualche giorno prima era stato salvato dalla sua casa per via degli abusi e della negligenza. Era chiaro che non aveva mai sentito un tocco gentile da parte degli umani prima. Le sue costole spiccavano dai suoi fianchi e tutto il corpo era coperto con ferite, sia nuove che vecchie. Mi sono seduta nella posizione di loto davanti alla sua gabbia, ho messo i tappi nelle orecchie ed ho chiuso gli occhi, facendogli capire nel silenzio che sono venuta per aiutarlo. Evitando il suo sguardo in segno di rispetto, ho cominciato ad offrirgli l’energia Reiki tramite la rete della sua gabbia, facendogli capire che poteva prendere tanta energia quando si sarebbe sentito pronto. Quasi immediatamente il cane ha smesso di saltare, si è avvicinato con attenzione alle barre, mi ha guardato brevemente e si è subito ritirato nell’angolo opposto della gabbia. Dopo qualche salto, abbaio, cerchio in più e dopo avermi annusato con curiosità, ha cominciato a sbadigliare ed i suoi occhi sono diventati pesanti. Dopo alcuni minuti ha smesso completamente di  abbaiare e si avvicinato di nuovo a me.  Questa volta, dopo avermi lanciato uno sguardo pieno di intesa, si è lasciato cadere per terra appoggiando il suo corpo contro le barre, ha sospirato profondamente e si è addormentato, immerso nel rilassante pisolino Reiki.

Questo è uno dei tantissimi esempi come il Reiki può creare fiducia e fornire il conforto dallo stress ed il rilassamento, anche in situazioni estremamente difficili. Per questo motivo, gli operatori Reiki spesso lavorano come portatori di pace e di armonia. Offrendo la guarigione agli animali, forniamo la possibilità di ripristinare l’equilibrio non solo a loro, ma anche al legame uomo/animale.   Imparando il linguaggio dell’energia con l’aiuto degli animali, possiamo imparare come vivere più vicini al loro mondo, alla natura ed alla terra. Come mostra la storia sopra, non importano le loro esperienze precedenti con gli umani, gli animali possono imparare a fidarsi di nuovo dell’armonia pacifica fornita dai trattamenti Reiki. Anche le persone possono imparare a fidarsi delle sottili ma potenti possibilità guaritive dell’energia Reiki.

Secondo il dr Lauren Chattigre, DVM, DVetHom, CVA, CVCP, Reiki Master, del Cascade Summit Animal Hospital in West Linn, Oregon, l’apertura verso il Reiki dipende dalla nostra accettazione delle cose sconosciute. “ E’ solo questione di tempo, le persone devono abituarsi a questa idea, devono provarlo e sentire i benefici. Il cambiamento è lento, specialmente nei circuiti scientifici. All’inizio nemmeno l’agopuntura fu accettata. E’ solo questione di tempo, di prove e di educazione, le persone devono provarlo.”

Sempre più veterinari in tutto il mondo aprono le loro menti e i loro ambulatori al Reiki. Per esempio, i veterinari olistici nel Regno Unito lavorano congiuntamente con gli operatori Reiki, fornendo referenze e supporto. Negli Stati Uniti quasi 100 veterinari sono iscritti come operatori Reiki presso American Holistic Veterinary Medical Association (www.ahvma.org).

La dr.ssa Chattigre svolge il lavoro di veterinario utilizzando entrambi i metodi, sia quello convenzionale che quello alternativo. Utilizza l’agopuntura, la chiropratica, l’omeopatia ed il Reiki per dare supporto alla salute ed al benessere dei cuoi clienti animali. “Tuttavia, il Reiki è più difficile da spiegare. Con l’agopuntura vedi gli aghi al lavoro; con la chiropratica noti il movimento. Ma il Reiki è abbastanza difficile da accettare per le persone.”

Ciononostante, quelli tra i suoi clienti che si sono aperti al Reiki, hanno visto  risultati meravigliosi. La dr.ssa Chattigre ricorda uno di loro “ un cane giovanissimo che doveva essere sottoposto ad operazione bilaterale delle anche e lei gli ha offerto il Reiki. Non si potevano fare i due interventi chirurgici contemporaneamente; è stato fatto il primo ed il cane doveva guarire. “Abbiamo cominciato con le sessioni di persona, sono andata a casa sua. Ma dopo un po’ di tempo abbiamo introdotto anche le sessioni a distanza. Dopo ancora un po’ di tempo, quando sono stati fatti i raggi per monitorare il processo, il chirurgo era impressionato dalla velocità di guarigione ed mi ha chiesto,cosa stai facendo a questo cane? Ho provato e spiegarglielo e lui ha risposto “Beh, qualsiasi cosa tu stia facendo, continua!”

La dr.ssa Chattigre ricorda anche un cliente felino che rispose particolarmente bene al Reiki. “Aveva ripetutamente i cristalli urinari, principalmente per via dello stress. Tanti gattini hanno i cristalli urinari, ma lui era particolarmente stressato, e la  cliente non voleva portarlo in clinica, perché questo gli causava tanti problemi. Dunque, per lui ho offerto il Reiki a distanza. Rimanevo seduta tranquillamente nella stanza dell’ambulatorio e lui stava a casa sua. Nella pratica del Reiki esistono  modi per offrire l’energia anche a grandi distanze. Abbiamo stabilito l’orario delle sessioni, così la proprietaria del gatto sapeva. Il gatto continuava a fare le sue solite cose, ma spesso la sua proprietaria diceva che, a quell’ora, diventava molto calmo, non si addormentava, ma diventava calmo e ponderato e dopo la sessione era sempre molto più tranquillo. Continuava a chiamarmi periodicamente per le sessioni di Reiki a distanza, quando il gatto diventava più nervoso.” Con i trattamenti regolari del Reiki a distanza, il gatto non ha più avuto i cristalli urinari.

Per la veterinaria Carolina Kliass di Sao Paulo, Brazile, bisogna mostrare alla gente i  risultati che il Reiki fornisce. La dr.ssa Kliass utilizza le tecniche veterinarie convenzionali ed il Reiki, ed occasionalmente le essenze floreali e l’omeopatia.

La dr.ssa Kliass ricorda affettuosamente la storia “di un cliente che non dimenticherà mai. Era una Boxer di 10 anni che è morta solo due mesi fa. Era molto speciale, perché tutte le risposte che ti aspetti da una persona, da un cane o da qualsiasi animale dopo un trattamento Reiki, lei le ha date veramente tutte”. Quando la dr.ssa Kliass andava a casa sua per un trattamento Reiki “lei andava subito nel nostro posto speciale dove condividevamo il Reiki. Lo abbiamo fatto sempre là, vicino al sofà oppure sul sofà. Si sdraiava e mi guardava come dicendo “Sono qui, lavoriamo”. Era cosi divertente, lei era meravigliosa. Ha sempre rispettato le nostre sessioni Reiki. Era straordinaria. Era il mio amore. Era stupenda.”

Oltre ad una calda risposta emotiva della boxer durante i trattamenti con la dr.ssa Kliass, il cane ha risposto bene anche fisicamente. “Aveva un tumore alle ossa, la sua evoluzione non è stata cosi veloce come mi aspettavo, nonostante questa sia una malattia molto aggressiva. Ha vissuto un altro anno prima di morire.” Dice la dr.ssa Kliass. “Prendeva anche  rimedi omeopatici, ma credo che senza il Reiki  questo periodo sarebbe stato assolutamente molto più breve. Qualche mese al massimo.”

La dr.ssa Kliass crede che la qualità della vita del cane durante l’anno dei trattamenti Reiki sia migliorata: “Stava bene durante quell’anno. Viveva in una fattoria circondata da colline e lei camminava dappertutto con il cancro nella gamba.”

Linee guida per un trattamento

Esistono due modalità per offrire un trattamento Reiki agli animali: di persona (per operatori dal livello 1 fino al livello Master) e Reiki a distanza (per operatori dal livello due fino al livello Master).

Offrire il Reiki di persona all’animale significa sostare con lui nella stessa stanza durante il trattamento. Per questo tipo di trattamento trova un posto famigliare e confortevole dove l’animale può muoversi liberamente, senza limitazioni. Prima di cominciare chiedi sempre il permesso all’animale. Lasciando all’animale la libertà di movimento e di scelta ottieni la sua fiducia e l’accettazione. A tanti animali piacciono i trattamenti hands- on, perciò essi verranno da te, mettendo i loro corpi sotto le tue mani. In questi casi scegli sempre le posizioni delle mani più piacevoli e gradevoli per l’animale. Spesso, durante i trattamenti hands-on utilizziamo solo una o due posizioni delle mani. Ricorda che il Reiki andrà sempre dove c’è bisogno ed il tuo ruolo più importante è quello di diventare un canale pulito per l’energia. Questa è una delle lezioni che ho imparato mentre svolgevo il volontariato presso  BrightHaven, un rifugio olistico no-profit in Sebastopol, California:

Lavorando con animali senior e con quelli che necessitano di cure speciali presso BrightHaven, imparo sempre qualcosa di nuovo dai miei insegnanti animali, ogni volta che vado! Quando arrivo, mi siedo in una delle stanze, eseguo la centratura ed invito a venire ogni animale che vuole e che ha bisogno di essere guarito; gli faccio sapere  mentalmente che sono venuta qui per offrire la guarigione solo nel modo che loro sono pronti ed aperti ad accettare. All’inizio mi aspettavo che gli animali più fragili avessero evitato i trattamenti hands-on dove l’energia fluisce  in modo più forte e pensavo che sarebbero stati gli animali più sani e forti ad avvicinarsi. Ma ogni volta, sono proprio i più deboli a salire sul mio grembo, per rimanere là fino alla fine del trattamento. Quando sono troppo malati per poter camminare, alzano semplicemente la testa e si allungano verso di me, cercando di stare più vicini possibile. Credo che la chiave stia nel fatto che io gli permetto di SCEGLIERE il Reiki per loro, onorando il loro modo unico ed individuale di riceverlo.

Per alcuni animali i trattamenti sono più confortevoli se offerti a qualche metro di distanza, od anche dall’altro angolo della stanza o del paddock. Permettendo all’animale di avvicinarsi e di allontanarsi dalle tue mani secondo la sua scelta otterrai fantastiche risposte!  Per avere risultati ottimali dedica dai 30 ai 60 minuti. Più lavorerai con gli animali, più facile tutto questo diventerà:

Max è un cavallo a Sangue Caldo olandese di 11 anni, alto 11 spanne. Sta ricevendo trattamenti reiki settimanali dal Marzo 2005 e costituisce un perfetto esempio come si possono svolgere i trattamenti di persona. A lui piace ricevere i trattamenti Reiki a modo suo, molto particolare: quando entro nel suo paddock, si avvicina per salutarmi,  mette il suo naso sul mio petto, lecca le mie mani e molto attentamente mi toglie il cappello dalla testa. Dopo avergli chiesto il permesso, quando comincio il trattamento Reiki, Max si allontana, entra nel suo riparo trilaterale e si prepara per il pisolino. La sua testa si abbassa sempre verso terra e sbadiglia alcune volte.  Spesso ondeggia così tanto mentre dorme che sembra che le sua ginocchia stiano per cedere! Con rispetto mantengo la distanza tra di noi, offrendogli il trattamento da circa mezzo metro.  Di tanto in tanto lui si sveglia un po’, solo per inarcare il suo dorso come se fosse un gatto, o per alzare le zampe posteriori.

Alla fine del trattamento si avvicina di nuovo a me e respira profondamente sul mio petto prima di andare via, per riprendere poi le sue normali attività di cavallo ( pascolare, visitare altri cavalli e cosi via). Questo è un meraviglioso esempio del trattamento che entrambi adoriamo. Lui sa perché sono là e apprezza l’energia della guarigione ed io gli lascio la scelta su come vuole ricevere il trattamento.

La seconda opzione del trattamento è quella a distanza. La guarigione a distanza è molto efficace ed, in alcuni casi, gli animali la prediligono.

E’ meraviglioso poter inviare il Reiki all’animale mentre stai lontano da lui. Alcuni animali sono così piccoli, spaventati, vecchi e fragili, oppure così vicini alla morte che possono rilassarsi ed assorbire il Reiki meglio quando non sei fisicamente presente. Per avere risultati ottimali dedica dai 20 ai 30 minuti.

Il Reiki a distanza offre gli stessi benefici del trattamento hands-on: la guarigione fisica, emotiva e spirituale. Poiché, al livello più elementare ed energetico facciamo tutti parte dell’uno, la guarigione a distanza non è tanto “inviare l’energia”, quanto ricordarsi e “conoscere davvero” la interconnessione di tutti e di tutto.

Mattia è un anziano labrador misto. Ha ricevuto una serie di trattamenti a distanza perché la sua parte posteriore era rigida ed aveva difficoltà di camminare. Ho cominciato il nostro primo trattamento focalizzandomi sulla sua foto e chiedendolo il permesso per inviare la guarigione. All’inizio l’energia fluiva molto lentamente e potrei dire che lui si stesse ancora abituando a questa sensazione. L’ho assicurato che poteva prendere solo la quantità che lo faceva sentire confortevole e che il trattamento si sarebbe svolto secondo le SUE regole. Verso la fine del trattamento ho sentito l’energia fluire molto fortemente verso lui. Come previsto, il suo umano ha detto che, durante la prima parte del trattamento Mattia camminava senza sosta, per poi sdraiarsi, rimanendo fermo fino alla fine del trattamento. Durante i tre trattamenti successivi, una volta riconosciuta l’energia e capito che poteva prenderla nel modo più confortevole per lui, si rilassava sempre prima. Il suo umano mi ha raccontato felice che Mattia ha mostrato un immediato miglioramento dell’equilibrio e della coordinazione della sua parte posteriore durante le loro camminate quotidiane.

Durante i trattamenti a distanza, l’energia Reiki viene inviata mentalmente, con l’utilizzo dell’intento, oppure della foto che rappresenta il cliente. I trattamenti a distanza forniscono il sollievo dei dolori per varie malattie e ferite, accelerano la guarigione dopo un intervento, forniscono la guarigione emotiva, inclusa la guarigione dalle problematiche comportamentali, la prevenzione dalle malattie o accelerano la guarigione della malattia, oppure aiutano notevolmente durante la transizione. Il Reiki a distanza aiuta anche tantissimo nella guarigione delle situazioni famigliari che coinvolgono anche gli animali ed aiutano gli amici umani durante il processo della morte dell’animale. Il trattamento a distanza può essere anche inviato per guarire un evento traumatico accaduto nel passato dell’ animale.

Guardando verso il futuro

Siccome sempre più persone, inclusi i veterinari, studiano ed imparano le modalità complementari della guarigione quali il Reiki, sempre più animali usufruiscono dei suoi benefici. Ma, al livello più profondo, poiché le persone provano le possibilità di guarigione grazie alla connessione energetica con gli animali, nasce una nuova e più profonda comprensione della nostra interconnessione e del nostro posto nell’universo. Offrendo agli animali la pace e l’armonia del Reiki, ti apri alla possibilità di vivere in un mondo pieno di rispetto e di riverenza per tutte le creature: un mondo pieno di equilibrio e benessere vero.

Trovare un programma ottimale per il trattamento

Nonostante alcune guarigioni possano essere notate dopo uno o due trattamenti, tutti gli animali beneficeranno dei trattamenti Reiki programmati e regolari per mantenere la loro salute, l’equilibrio ed il benessere. Ricorda, che mentre il Reiki è  un sistema di guarigione molto potente, esso costituisce anche un meraviglioso complemento per altre terapie che aiutano il tuo animale. Non viene mai considerato come la sostituzione delle cure veterinarie. Inoltre, fornendo i trattamenti Reiki all’animale, consulta sempre il tuo veterinario di fiducia sui trattamenti medici migliori per l’animale.

PROGRAMMI DEI TRATTAMENTI REIKI PER CAVALLI, CANI E GATTI:

  • Per i cavalli nel pieno dei loro training (di resistenza, di dressage, ecc.), da lavoro, di agility, oppure per i cani e gatti da mostra: comincia con una serie di quattro trattamenti in giorni consecutivi, successivamente una volta a settimana o ogni due settimane, per il mantenimento. Suggeriamo i trattamenti quotidiani durante le giornate più faticose.
  • Per i cavalli in riabilitazione e per i cani e gatti durante il ricovero dopo ferite/malattie: comincia con una serie di quattro trattamenti in giorni consecutivi, successivamente una volta o due volte a settimana, fino alla guarigione.
  • Per i cavalli in pensione e peri i cani e gatti senior: comincia con una serie di quattro trattamenti in giorni consecutivi, successivamente una volta a settimana o ogni due settimane, per il mantenimento.
  • Per i cavalli, cani e gatti vicini alla loro transizione: comincia con una serie di trattamenti in giorni consecutivi, successivamente alcune volte a settimana, oppure secondo le esigenze, per supportare il processo.

PROGRAMMI DEI TRATTAMENTI REIKI PER ANIMALI PICCOLI/ VOLATILI:

  • Mantenimento della salute:  comincia con una serie di quattro trattamenti in giorni consecutivi, successivamente una volta a settimana o ogni due settimane, per il mantenimento.
  • Guarigione da malattia/ferita: Trattamenti quotidiani, oppure secondo le necessità, fino alla guarigione.
  • I senior: comincia con una serie di quattro trattamenti in giorni consecutivi, successivamente una volta a settimana oppure secondo le necessità,
  • Vicino alla loro transizione: Trattamenti quotidiani, oppure secondo le necessità, per supportare il processo.

Reiki News Magazine, Spring 2006 Issue

L’articolo originale Qui

 

 

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